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giovedì 1 novembre 2012

RELITTI E TESORI DI FOLCO QUILICI

Edizioni Mondadori, Aug 28, 2012 "Nell'arco di oltre cinquant'anni sono stato testimone del passaggio dalla ricerca dilettantesca di reperti conservati dal mare allo sviluppo di una ricerca sistematica, sempre più perfezionata, sia come tecnica sia come impostazione scientifica." Folco Quilici ha iniziato a immergersi quando era ragazzo, con l'ausilio di un residuato di guerra, un autorespiratore a ossigeno che gli ha permesso di perlustrare e fotografare i fondali in anni in cui erano davvero in pochi a interessarsi al mondo sommerso. Da allora, l'archeologia subacquea, oggi vera e propria disciplina scientifica, ha permesso non solo di aggiungere importanti pagine alla Storia, dai tempi antichi ai giorni nostri, ma anche di portare alla luce vicende degne dei migliori romanzi d'avventura. Se non ci stupisce, infatti, sapere che in fondo al mare, lungo le tratte tra il Centroamerica e la Spagna, giace un tesoro dal valore inestimabile, ricchezze di Aztechi, Maya e Incas razziate dai galeoni spagnoli e portoghesi in epoca moderna, o carichi di navi pirata vittime di tempeste, più curiosa è la vicenda del treno scomparso tra i ghiacci del lago Bajkal all'inizio del secolo scorso, sulla transiberiana: la carrozza blindata conteneva migliaia di rubli d'oro spediti dallo zar per convincere i generali coreani a schierarsi contro i giapponesi. A questa immensa ricchezza si contrappone, però, un'altissima presenza di inquinanti sparsi in tutto il mondo. Solo nei fondali dell'Atlantico colarono a picco decine di navi cariche di rifornimenti, sostanze deperibili e in parte tossiche, colpite dagli U-Boot tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Per non parlare della nave americana pronta a scatenare una guerra chimica in caso di un colpo di coda da parte dell'esercito tedesco nel 1943, affondata al largo della costa pugliese. Ma anche la semplice ruggine e le vernici mettono a serio rischio la salute della fauna e, non ultimo, la nostra, inserendosi nella catena alimentare attraverso la pesca scellerata in zone ritenute altamente inquinate. Folco Quilici, esploratore infaticabile e divulgatore d'eccezione, ci porta alla scoperta, anche attraverso le splendide immagini che accompagnano queste pagine, dei tanti relitti disseminati nei fondali di tutto il mondo, parlandoci del mare e della sua storia, con una preoccupazione crescente per il suo stato di salute che chi ama il mondo sommerso non potrà che condividere.

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